Il Trasferimento Pensione all’estero permette la detassazione della pensione in Italia con conseguente risparmio fiscale
Il trasferimento pensione all’estero si effettua nel momento in cui si stabilisce la propria residenza personale all’estero, compiendo quindi tutte le formalità necessarie per essere realmente residenti all’estero, non solo dal punto di vista civile ma soprattutto dal punto di vista fiscale, e quindi non più residenti in Italia.
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Ma cosa vuol dire trasferire la pensione all’estero? Nel momento in cui il soggetto si trasferisce realmente all’estero esso non sarà piu soggetto fiscalmente in Italia, ancorché rimanga cittadino Italiano, ma sarà soggetto alla normativa fiscale del Paese ove andrà a risiedere, che diventerà quindi il centro dei suoi affetti e luogo principale ove vive durante l’anno.
Espletate le formalità per trasferire la residenza si procederà quindi a richiedere il pagamento della pensione nel paese di residenza, previa detassazione in Italia. In parole semplici la pensione verrà pagata al lordo della contribuzione italiana, sempre che non si tratti di pensione sociale o di pensione maturata lavorando per lo Stato, e verrà poi tassata nel paese di residenza.
Questo grazie alle convenzioni contro la doppia imposizione che regolano la tassazione concorrente fra i vari Paesi evitando che un reddito venga tassato due volte. L’Italia ha trattati stipulati con quasi tutti i Paesi del mondo, principalmente basati sul modello OCSE, ovvero il modello di trattati maggiormente diffuso in EU. L’articolo relativo alle pensioni, in via indicativa e non esaustiva posto che ogni trattato è differente, prevede che:
“Articolo 18 – Pensioni Fatte salve le disposizioni del paragrafo 2 dell’articolo 19 (che riguarda per l’appunto le pensioni pubbliche – NdA), le pensioni e le altre remunerazioni analoghe, pagate ad un residente di uno Stato contraente in relazione ad un cessato impiego, sono imponibili soltanto in questo Stato ”
per cui l’imposizione fiscale di questo reddito è soltanto nel paese di residenza del percettore.
Il Trasferimento Pensione all’Estero conviene?
La risposta è affermativa, soprattutto nel momento in cui ci trasferisce in un Paese con una fiscalità migliore rispetto al quella Italiana. Non parliamo solamente della spiaggia “paradisiaca” dell’immaginario popolare o del solito “paradiso fiscale” quanto di Paesi che sono, ad esempio, confinanti con l’Italia, come ad esempio la Slovenia.
La Slovenia non ha un particolare regime di attrazione dei pensionati nel proprio Paese (come altri Paesi come Malta o il Portogallo di cui parleremo in un prossimo articolo) ma ha una tassazione del redditi personali (IRPEF per intenderci) inferiore a quella Italiana, che permette un risparmio fiscale ai propri residenti.
Rimane inteso che ogni pensione va analizzata nello specifico, ma mediamente se la tassazione IRPEF che grava sulla propria pensione è di 1,000 €uro, l’imposizione fiscale in Slovenia sarà quasi dimezzata, garantendo quindi di “mettersi in tasca” la differenza. Questo nella piena legalità essendo questi trattamenti regolati da normative internazionali ai quali l’italia aderisce.
Il Trasferimento Pensione all’Estero è legale?
La risposta è affermativa sempre che il trasferimento sia reale e non fittizio, rispettando le normative giuridiche e fiscali che regolano la residenza delle persone fisiche (vedi la residenza fiscale delle persone fisiche), nonché i trattati con la doppia imposizione che regolano, per l’appunto, la tassazione dei redditi quando siano coinvolti piu stati.
Per un consulto potete scrivere una mail a mattia.galavotti@gmail.com oppure contatti skype mattiagalavotti (chiedendo di essere contattati)
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