Consulenti Professionisti o Venditori di Società?

da | Fiscalità Estera

La costituzione di Società Estera o l’Apertura di un Conto Corrente Estero è una prassi che sembrerebbe molto semplice, specialmente navigando e visitando i siti dei cosiddetti “venditori di società”.

In alcuni paesi europei, tra i quali ad esempio la Gran Bretagna, la costituzione di una società a responsabilità limitata (Private Company Limited by Shares) è semplificata e generalmente meno onerosa rispetto alla SRL italiana, ma occorre non farsi trarre in inganno. I bassi costi di costituzione e la semplicità di accesso agli organi istituzionali come le camere di commercio o l’agenzia delle entrate è sinonimo di progresso, semplificazione e non un incentivo al “fai da te”, in quanto, è giusto sottolinearlo, trattasi sempre di costituzione di soggetti legalmente responsabili e quindi sanzionabili nelle figure della società, del proprio amministratore o dei soci.

E’ necessario considerare perciò il rischio di incorrere in sanzioni anche pesanti di carattere finanziario e giudiziario per aver costituito erroneamente una società, senza quindi aver provveduto a tutti gli adempimenti, oppure il rischio di ritrovarsi ad aver acquistato una “scatola vuota” senza poter operare nella massima correttezza legale e fiscale. I Paesi Europei più moderni, infatti, uniscono alla semplicità di costituzione di società, l’inasprimento delle sanzioni per chi non opera seguendo le normative vigenti.

Anche in materia di Apertura di Conti Correnti Esteri, quindi a soggetti non residenti, è più che mai necessaria l’assistenza di un professionista che gode della fiducia dell’Istituto Bancario: solo in questo modo si può garantire il buon esito dell’operazione.

Di cosa necessità chi intende costituire una società estera:

  1. Consulenza professionale attraverso i suoi professionisti fiduciari, Avvocati e Dottori Commercialisti, per indirizzare verso la migliore soluzione in merito di alla tutela patrimoniale e fiscalità internazionale;
  2. Servizi di Costituzione di Società Estere e Apertura Conti Correnti Esteri nell’ottica di fornire assistenza qualificata al giusto prezzo, con il vantaggio per cliente di avere professionisti di lingua italiana sempre disponibili a chiarire ogni suo dubbio ed assisterlo in ogni adempimento;
  3. Servizi di tenuta contabilità attraverso professionisti fiduciari in loco, garantendo la massima regolarità contributiva e fiscale e l’assistenza completa per il cliente al fine di dirimere ogni dubbio ed ogni perplessità;
  4. Operazioni societarie ordinarie e straordinarie , al fine di compiere ogni atto di modifica dell’assetto societario conformemente alle leggi dei Paesi di riferimento.

Lasciate che vi racconti una storia:

C’era una volta un nomade digitale, il sig. Rossi, che passava gran parte del suo tempo incollato al computer alla ricerca di una valida idea di business. L’on-line è il futuro, basta avere una idea, creare una Start-Up, meglio se accompagnata da “innovativa” e…via, “con un portatile da poche centinaia di €uro e una rete internet si può diventare ricchi“, pensò il nostro protagonista.

Dopo aver passato giornate o meglio settimane su Google a cercare siti, guardare template ed immaginare il suo nuovo business on-line, il nostro protagonista è ormai un esperto di SEO, posizionamento su Google, e-commerce, ePayment ed ormai parla solo utilizzando termini come Crowdfunding, Equity, Startup, Network e così via; ma ad un certo punto al nostro signor Rossi viene un dubbio cruciale: quale forma societaria posso utilizzare per il mio business?

Startup, Crowdfunding… il passaggio a digitare “costituzione LTD UK” su Google è immediato: e qui al nostro protagonista si apre un mondo, un mondo di siti che ti spiegano la fiscalità internazionale con termini e parole per tutti, un mondo dove le tasse non si pagano, si lavora ovunque e dappertutto, nella massima libertà e senza dover pagare un centesimo di imposte. Che meraviglia pensa il nostro sig. Rossi: in Inghilterra posso farmi una società con 59 €uro e posso lavorare comodamente dalla mia abitazione in Italia e senza pagare tasse né in Inghilterra e tantomeno in Italia.

Dopo aver passato altre settimane a guardare tutti i siti dei venditori di società tra dividendi, corporation tax, Shareholders, VAT e withholding tax il nostro signor Rossi è un po’ confuso, ma pensa di aver trovato la soluzione: però pensa “come posso avere un parere qualificato, qualcuno che finalmente mi spieghi come fare le cose legalmente, e che confermi le mie teorie?”.

Il nostro Sig. Rossi è diventato bravo su Internet e riconosce i siti dei professionisti da quelli dei volgari venditori da quattro soldi, ed infatti si imbatte nel sito di un professionista al quale scrive una lunghissima mail con tutti i suoi quesiti: come risposta il professionista risponde che fornire un parere specifico sul suo caso richiede un piccolo contributo per lo studio della pratica, al fine di difenderlo da pareri approssimativi e che potrebbero farlo incappare in guai civili e penali; ma non appena sente la parola pagare il nostro sig. Rossi si indigna “ma come dico io!” dice tra sé e sé “sono sei mesi che elaboro la mia idea, ormai ci sono e non ho speso un €uro e questo furfante mi chiede soldi solo per parlare?”

Internet è il mercato del gratuito, chiedere soldi è una vergogna, pensò ancora il nostro Sig. Rossi. A quel punto, dopo aver ricevuto la medesima risposta da tutti i professionisti Avvocati e Dottori Commercialisti contattati, il nostro Sig. Rossi si decide ad agire, Take Action!, come dicono gli inglesi, e inforcata la sua PostePay compra una LTD per 59 €uro Vat included su uno dei tanti siti e riceve dopo poche ore un bellissimo Certificate of Incorporation con tanto di timbro della Companies House di Her Majesty The Queen!

Il nostro Sig. Rossi è al settimo cielo: corre dagli amici, dai parenti, sbandiera il suo certificato ai quattro venti; ma poi, smaltita la sbornia, comincia a pensare “e poi?” come faccio ad incassare i soldi delle fatture? Ricontatta allora il venditore di società e con un bel passaggio su Google Translate chiede “e il conto bancario?? non era compreso?” Il venditore di società nel frattempo non risponde più manco sotto tortura e il nostro sig. Rossi è un po’ depresso…ma poi ha una grande idea: e che ci vorrà mai ad aprire un conto corrente? con tutte le banche che ci sono a Londra…

Inforcata la sua carta PayPal prenota un bel biglietto Ryan Air Direzione LONDON per la missione apertura conto corrente bancario. Arrivato a Londra e dopo un micro giro turistico, il nostro sig. Rossi, certificato della LTD in mano, entra in una filiale di una nota banca Inglese e chiede di aprire un conto: gli viene risposto che senza appuntamento non si parla con nessuno e che per aprire un conto deve chiedere un appuntamento sul sito della banca ed aspettare che gli venga risposto.

Ma come, risponde il sig. Rossi, “i’m a potential client of your bank!!! this is my certificate di incorporation!!! apritemi il conto!”

Ma l’usciere della banca con perfetta calma inglese lo invita ad accomodarsi. Il nostro signor Rossi è demoralizzato: come faccio adesso a chiedere un appuntamento e quando me lo daranno? io riparto domani..

Ma si sa, gli Italiani sanno arrangiarsi, ed il nostro signor Rossi, attraverso un amico, riesce ad avere un appuntamento presso la branch di una delle più note banche inglesi: la determinazione paga sempre, pensa il nostro signor Rossi, è una settimana che sono a Londra ed ho speso già una fortuna, ma ce l’ho fatta, domattina avrò il conto bancario della mia LTD. Arrivato presso la banca il nostro Signor Rossi si trova di fronte un baldo e giovane Banker che comincia a fargli un sacco di domande: turnover della società, nome di clienti, fornitori, documenti, business plan AIUTOOO!! voglio solo aprire un conto risponde il Sig. Rossi.

Compliance! risponde la banca. Il nostro sig Rossi ha speso già una fortuna in termini di tempo e danaro e non ha risolto ancora nulla!

Questa Inghilterra, pensa, alla fine forse non ne vale la pena.. e poi siamo sicuri che sia tutto vero quello che c’è scritto su internet? che non si pagano le tasse? che si può fare tutto? al nostro Sig. Rossi, che ormai è a Londra da 2 settimane, qualcosa non quadra e allora riparla con il suo amico che gli dice invece che in Inghilterra le tasse si pagano eccome, che se non fai le cose correttamente ti cancellano la società e ti multano pesantemente…e allora il Sig. Rossi comincia veramente ad aprire gli occhi, a capire come funzionano le cose e ad un tratto elabora il pensiero finale:

ma se fosse vero che basta una società estera per lavorare in Italia e non pagare tasse non lo farebbero tutti???

Povero Sig. Rossi ha speso 59 euro (+ qualche migliaio) per capire che quello che voleva fare non solo non si poteva fare ma era anche vietato dalla legge….

A proposito: volevo accennarvi la storia del Sig. Bianchi, che aveva un’idea di business.. si è affidato a professionisti esperti e il suo business sta già fruttando!

Una storia breve, ma sicuramente con un finale migliore.

A presto

Mattia

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