Abolizione di EQUITALIA, e poi?

da | Fiscalità Estera

Equitalia è definitivamente stata “abolita” come promesso dal Premier per la gioia del contribuente Italiano, ma non c’è spazio per i festeggiamenti se si analizza quale sarà il futuro dell’attività di riscossione Italiana.

Equitalia nasceva nel 2006 durante il Governo Berlusconi III come società partecipata al 51% da Agenzia delle Entrate e 49% da Inps con l’obiettivo di riunire in un singolo grande soggetto l’attività di riscossione nazionale, garantendo a questo nuovo soggetto enormi poteri esecutori volti a migliorare le performance di recupero dell’evasione fiscale: defunta Equitalia chi si occuperà quindi della riscossione?

Non è evidentemente pensabile che lo Stato rinunci a perseguire chi non paga le imposte, ecco quindi la nascita di un nuovo soggetto che sarà deputato alla riscossione coattiva delle imposte, AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE.

Il nuovo ente  pubblico economico diretto dal medesimo direttore dell’Agenzia delle Entrate, sostituirà Equitalia dal 1° Luglio 2017 subentrando nell’attività di riscossione con poteri ancora maggiori rispetto al defunto ente,non fosse altro per la possibilità di avere ogni più ampio accesso alle banche dati di Agenzia delle Entrate (ovvero anagrafe tributaria, conti correnti etc.., ed INPS, l’art. 3 del decreto fiscale n. 193/2016 “Potenziamento della Riscossione” cita infatti:

A decorrere dal 1° gennaio 2017, l’Agenzia delle entrate può utilizzare le banche dati e le informazioni alle quali è autorizzata ad accedere sulla base di specifiche disposizioni di legge, anche ai fini dell’esercizio delle funzioni   relative   alla   riscossione nazionale di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248.

All’articolo 72-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, dopo il comma 2-bis, è inserito il seguente: «2-ter. Ai medesimi fini previsti dai commi precedenti, l’Agenzia delle entrate può acquisire le informazioni relative ai rapporti di lavoro o di impiego, accedendo direttamente, in via telematica, alle specifiche banche dati dell’Istituto nazionale della previdenza sociale. L’Agenzia delle entrate-Riscossione è autorizzata ad accedere e utilizzare i dati di cui al presente articolo per i propri compiti di istituto.”

L’utilizzo quindi delle numerose banche dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate in fase di verifica del contribuente verrà quindi esteso alla fase esecutiva, ovvero ai fini del pignoramento delle somme non versate direttamente, ad esempio, sui conti correnti del contribuente.

Aumentano i poteri del nuovo agente di riscossione ma non i suoi funzionari: il personale di Equitalia sarà infatti totalmente assorbito da AE – Riscossione a pari condizioni contrattuali, previo il superamento di procedura di selezione e verifica delle competenze.

Quello che si prospetta quindi è in buona sostanza una Equitalia 2.0 con nuova insegna (e nuovi allargati poteri) che continuerà l’attività di riscossione coattiva anche con maggiore impatto sui contribuenti, e non quel nuovo ente con atteggiamento più collaborativo nei confronti dei cittadini auspicato dal Primo Ministro nei suoi interventi e maggiormente in linea con gli enti di riscossione delle altre nazioni Europee.

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